A ognuno la sua mattonella di mondo: i libri di febbraio

I libri di febbraio - Stella copywriter

Ho finito di vedere Il trono di spade. Non riesco a capire come ho fatto per oltre un mese a restare sveglia fino a tardi per vedere tutti gli episodi.
Intanto aspetto che mi arrivino il libro secondo e il libro terzo nell’edizione deluxe. Dopo tanto riflettere ho optato per questa soluzione (comprare i volumi usati in edizione deluxe), sono stata fortunata (solo in parte, però, ma questa è un’altra storia) perché sono riuscita a trovarli entrambi usati e a metà prezzo. Mi auguro di non avere troppe difficoltà a trovare anche il libro quarto e il libro quinto.
È un periodo caotico, siamo tutti invitati a stare in casa e, personalmente, non ho molti stimoli che mi facciano venir voglia di uscire. Finalmente l’essere asociali e il tenere a distanza le persone stanno avendo il riconoscimento scientifico che meritano. Per non parlare dei baci e degli abbracci che sono stati messi al bando. A ognuno la sua mattonella di mondo.
Mi capita spesso di parlare con colleghi e clienti che vivono nelle zone rosse (zone rosse!) e mi danno l’impressione di essere spaesati: osservano le loro vite e le loro attività lavorative in questo tempo sospeso con incredulità.
Le mie letture sono disordinate e a tratti, anch’esse, sospese, i libri mi seguono per casa a seconda dell’umore. Nuovi progetti iniziano a prendere forma in maniera più concreta e ho ripreso a studiare.
In più, continua a fare caldo, aspettiamo la pioggia e la Juve si sta comportando come un fidanzato volubile ancora in crisi (sono più di due anni!).
Al solito, come dice Vascuccio bello,

(…) ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda…

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La sirena e Mrs Hancock, Imogen Hermes Gowar – Einaudi

È un libro affascinante con storia e ambientazione intriganti.
Ci sono di mezzo Mr Hancock (imprenditore marittimo), Angelica Neal (futura Mrs Hancock) e alcune sue amiche, Sukie (nipote di Mr Hancock), la tenutaria di un bordello e due sirene (la prima imbalsamata e la seconda viva, dotata di un canto che non lascia scampo).
È stata una lettura molto piacevole.
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I pesci non hanno gambe, Jón Kalman Stefánsson – Iperborea

Sono arrivata a una conclusione: ho difficoltà a leggere gli scrittori del Nord Europa.
Saranno i nomi dei personaggi che non riesco a ricordare, saranno quelli dei luoghi che non riesco a leggere e che, per quel che mi riguarda, non danno concretezza alla narrazione. E poi c’è l’atmosfera generale che mi sembra sempre molto ovattata.
Insomma, non riesco a immedesimarmi e faccio molta fatica a lasciarmi coinvolgere.
I pesci non hanno gambe ha continui passaggi da un luogo a un altro, da un tempo presente a uno passato, ha alcuni personaggi rudi, altri interessanti, altri ancora un po’ sbiaditi. Come sfondo la presenza del mare e delle attività di pesca e di cura del pescato che ne derivano.
Direi, in conclusione: bello, a tratti.

Nemmeno il sole poteva porvi un freno, e nemmeno qualche bella parola come «arcobaleno» o «amore», erano del tutto vane, le potevi anche buttare via – tutto ebbe inizio con la morte.
Abbiamo così tante cose; Dio, le preghiere, la musica, la tecnologia, la scienza, ogni giorno nuove scoperte, telefoni cellulari sempre più sofisticati, telescopi più potenti, ma poi qualcuno muore e tu non hai più nulla, brancoli nel vuoto in cerca di Dio, afferri la disperazione, la tazza di chi non c’è più, la spazzola con i suoi capelli ancora aggrovigliati, la conservi come un conforto, come un incantesimo, una lacrima, come chi non torna più. Cosa possiamo dire, probabilmente niente, la vita è incomprensibile, è ingiusta, eppure viviamo, non possiamo evitarlo, non possiamo fare altro, la vita è l’unica cosa che abbiamo per certo, questo tesoro, questo ciarpame senza valore. Dopo la vita probabilmente non c’è nulla. Eppure tutto ebbe inizio con la morte.

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Il trono di spade. Libro primo, George R.R. Martin – Mondadori

Ormai sono nel tunnel!
Considerati i 5 volumi della saga e tutti i libri a corredo che servono a delineare meglio il mondo creato da George R.R. Martin, e in assenza di eventi culturali, credo di aver trovato il modo per tenermi impegnata per tutto il 2020 (e forse anche oltre).
E poi… ma quanto è bello il giuramento dei guardiani della notte?

Udite le mie parole, siate testimoni del mio giuramento. Cala la notte, e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte. Io non avrò moglie, non possiederò terra, non sarò padre di figli. Non porterò corona e non vorrò gloria. Io vivrò al mio posto, e al mio posto morirò. Io sono la spada nelle tenebre. Io sono la sentinella che veglia sul muro. Io sono il fuoco che arde contro il freddo, la luce che porta l’alba, il corno che risveglia i dormienti, lo scudo che veglia sui domini degli uomini. Io consacro la mia vita e il mio onore ai guardiani della notte. Per questa notte e per tutte le notti a venire.

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Il colibrì, Sandro Veronesi – La Nave di Teseo

Ho apprezzato la struttura della narrazione, perché ho un debole per i libri in cui si intrecciano eventi accaduti in tempi diversi. Ho apprezzato le lunghe mail/ lettere, perché mi hanno mostrato che almeno nei romanzi queste abitudini hanno ancora un senso. Ho apprezzato le note al termine del volume, perché mi hanno fatto scoprire altre letture interessanti che mi attendono.
Detto questo è un bel libro, mi sembra si perda un po’ nel finale, ma la storia, nell’insieme, ha sostanza e quelle singole dei personaggi si intrecciano e si bilanciano bene.

Dovrebbe essere noto – e invece non lo è – che il destino dei rapporti tra le persone viene deciso all’inizio, una volta per tutte, sempre, e che per sapere in anticipo come andranno a finire le cose basta guardare come sono cominciate. In effetti, quando un rapporto nasce c’è sempre un momento di illuminazione nel quale si riesce a vederlo crescere, distendersi nel tempo, diventare ciò che diventerà e finire come finirà – tutto insieme. Si vede bene perché in realtà è già tutto contenuto nell’inizio, come la forma di ogni cosa è contenuta nel suo primo manifestarsi.

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