Ho appena finito di leggere “Fate il vostro gioco” di Antonio Manzini.
Quale modo migliore per celebrare questi ultimi giorni passati in compagnia di Rocco Schiavone, se non stilare la mia personale lista delle rotture di scatole?
E, quindi, ecco qua!
Rotture di 5°livello: non avere il latte per la colazione; le notifiche di whatsapp alle 6:00 di mattina; le macine senza olio di palma; le fette biscottate rotte; i cereali e le patatine sbriciolate; scegliere le paste della domenica; decidere il menù di una cena; le foto; non riuscire ad aprire porte e/o cancelli; le matite appuntite.
Rotture di 6° livello: quelli che non sanno nuotare, e nuotano; quelli che non sanno guidare, e guidano; quelli che non sanno cantare, e cantano; quelli che non sanno suonare, e suonano; quelli che parlano, parlano e parlano di cose cui non sono interessata; le chitarre scordate; fare le pulizie; fare la social media manager; la ceretta; i capelli quando è umido; il computer che si impalla; lo stile rana (questa, a dire il vero, è una rottura di 8° livello, ma l’acqua rende leggere anche le rotture più grandi); la musica pop degli anni ‘80.
Rotture di 7° livello: quelli che lavorano al panificio sotto casa e che tutte le sere d’estate, ma proprio tutte, accompagnano il mio ritorno a casa con i loro poco piacevoli commenti (questo è una rottura di 7° livello a inizio stagione, mano mano che si va avanti arriva al 9°, sono pur sempre materani); la mia vicina di casa, quando è in casa; preparare un uovo fritto e accorgersi di non avere pane fresco; dover fare conversazione quando non ne ho voglia; i lacci che si spezzano; i profumi dolci; fare le cose per quieto vivere; ricevere risposte superficiali; i nostalgici degli anni ‘80, e anche quelli degli anni ‘90; i jazzisti (ma solo quelli convinti); Radio Deejay; cucinare; gli interisti.
Rotture di 8° livello: Domenica in; quelli che non sanno scrivere e, poiché sono convinti del contrario, scrivono; l’acquagym; quelle che fanno acquagym (sul serio: che problemi avete con l’acqua?); fare le cose per non essere considerata ‘schicchiante’; le canzoni dei Coldplay; la pizza fredda; Pat Metheny e la sua chitarra smielosa; l’inverno; scegliere e ordinare da mangiare; i napolisti.
Rotture di 9° livello: i materani che vanno a 10 km all’ora in via Nazionale; le materane che vanno a 10 km all’ora in via Nazionale aggiustandosi i capelli o rifacendosi il trucco; i/le materani/e che non hanno mai fretta di fare niente e di arrivare da nessuna parte; i/le materani/e che parlano solo ed esclusivamente di Matera; i/le materani/e che non sono mai puntuali; i materani che sputano per terra; i/le materani/e che fanno la raccolta differenziata bendati/e; i/le materani/e che lasciano le deiezioni dei loro cani per strada; i/le materani/e che parcheggiano sulle strisce; i/le materani/e che non rispettano chi attraversa sulle strisce; i/le materani/e ciucci/e e presuntuosi/e; i/le materani/e che si indignano, e resuscitano, solo per buttare fango su Potenza; i/le materani/e, in generale.
Rotture di 10° livello: quelli che vogliono attaccare bottone in spiaggia; quelli che ti affidano un lavoro e, credendo di essere spiritosi, ti dicono che andava consegnato il giorno prima; il duemiladiciannove (per come si sta prospettando); il mese di novembre; il caffè dolce.
Gli imbecilli, sempre.
Parlare.
Parlare.
Parlare.
Rotture di 10° livello+: la birra calda.